
We can make love instead of guns, oh! (now)
Non sono imparziale, lo ammetto.
Ho la strana convinzione che ci sia buona musica anche in dischi di Prince (quasi impresentabili) come, ad esempio, 20Ten.
Mi piacciono le sue grandi canzoni, ovvio. I successi conosciuti da tutti.
(certo)
Ho però una strana predilezione per certi suoi pezzi che vivono una loro vita un po’ al margine, rispetto a tanti altri, maggiormente apprezzati e generalmente conosciuti e riconosciuti.
(sarà questo il filo conduttore di questo mio lavoro, a dire il vero)
Ci sono tante piccole canzoni che possiedono un momento, un particolare, che mi ha colpito e che mi è entrato in testa.
(una linea di basso con un andamento a zig-zag, un fraseggio bizzarro all’interno di un brano, un tocco delle tastiere semi-nascosto dietro un’orchestrazione, tutte cose che mi convinco di avere notato io soltanto, tra milioni di ascoltatori: siamo al delirio di onnipotenza)
“Love Sign” appartiene a questo folto gruppo di canzoni “minori”.
Niente di speciale: è una predica sui poteri miracolosi dell’amore e sui pericoli delle armi.
(una delle tante che Prince ha creato su questo tema in decenni di carriera)
(omnia vincit Amor: lo aveva già detto qualche tempo prima Virgilio, ma Prince lo fa inconsapevolmente suo, anche senza conoscere il latino)
(sarà un caso che, alla fine del video ufficiale di questa canzone, sia proprio Prince-lover ad avere ragione – a letto, ovviamente – di una Nona Gaye-killer apparentemente spietata?)

“Love Sign” è dunque anche uno dei tanti brani in cui Prince prende apertamente posizione contro le armi.
La sua struttura semplice e ripetitiva, mi attira da sempre nella sua tela.
(ma nella versione morbida (silky remix) voluta da Prince per Crystal Ball: quella elaborata da Shock G, un rapper molto noto in quegli anni, morto, anche lui per overdose di Fentanyl, nel 2021)
(“Love Sign” appartiene a quel tipo di canzoni di Prince che io chiamo le canzoni in loop, quelle fatte di cerchi che si richiudono su se stessi: brani ipnotici, che seguono incessantemente il loro percorso funk, al solo scopo di farci muovere, mentre siamo indotti anche a pensare)
1994, dunque.
“Love Sign” viene registrata – più o meno all’inizio dell’anno – a Paisley Park.
(quello è anche l’anno all’interno del quale Prince deciderà di dare il via alla sua lunga battaglia con la Warner, per ottenere la sua indipendenza)
A luglio – il 12 – Prince partecipa alla trasmissione The Today Show, della NBC, insieme a Nona Gaye e agli NPG al gran completo.
Si trovano tutti nello studio 1A del building della NBC.

Prince viene introdotto dal suo amico Bryant Gumbel, che conduce anche la trasmissione.
(c’è persino Mayte – a sinistra, nelle inquadrature: mostra cartelli con messaggi legati all’amore e alla pace)

Lui è seduto su uno sgabello. Vestito con una lunga tunica rossa. Una scritta che compare sulla guancia.
(non è ancora la scritta “slave”: in quel momento egli si limita ad un più blando “love”)

Suona la sua chitarra dorata a forma di Love Symbol, mentre duetta con Nona Gaye, che aveva da poco pubblicato questo brano, da lei cantato, sulla compilation 1-800 New Funk, prodotta e realizzata con la supervisione dello stesso Prince.

Esiste anche un video ufficiale della canzone.
La storia: una killer (di rossofuoco vestita) ha avuto l’incarico di uccidere Prince.
(il truce manager che la assume e le consegna la foto della “Prince-vittima”, avrà avuto le fattezze di quelli con cui con cui Prince si stava scontrando in quelle settimane?)
Lei ammette di conoscerlo già (forse è stata scelta proprio per quel motivo), ma accetta l’incarico.

Attraversa la città su una macchina di lusso, rossofuoco anche lei, poi arriva nell’ufficio in cui si trova il suo obiettivo. Punta la pistola. Prince si gira a guardarla.
(dissolvenza)
Ritroviamo Prince (vivo e vegeto) mentre si riveste e poi se ne va, dopo aver “assolto” il suo dovere di pacificatore. Lei dorme tranquilla, tra le lenzuola.
(l’amore – si sa – è capace di rivoluzionare tutto)

Nell’ultima scena vediamo la killer-pentita, ormai convertita alla legge dell’amore, mentre porta la sua pistola in un centro, per farla fondere, insieme a molte altre. Un rivolo di metallo fuso esce dal crogiolo.
Vediamo ora qualche passaggio sul contenuto di questa canzone:
If you are sick of evil knocking on your door/throw up the love sign once and 4ever more/ if U’d rather make love and have a little fun/ throw up the love sign everybody and not the gun
Se il male bussa alla tua porta e ti sei stancato di tutto ciò, la sola risposta giusta è diffondere l’amore, non la violenza.
(molto meglio fare l’amore e divertirsi, questo è certo!)
the cool, fuzzy voice said/ ‘Come save your soul’
(non poteva mancare un riferimento di carattere religioso alla salvezza delle anime, ovvio: pentitevi!, prima della fine del mondo, more or less)
Don’t nobody wanna hear a silly love song
(non dovrebbero essere più le armi a fare notizia, ma il contenuto di una stupida canzone d’amore, che nessuno vuole sentire, però)
Siamo tutti come risucchiati da questo vortice di violenza che ci mette gli uni contro gli altri.
while U’re aiming your gun at me and I’m aiming back at U
E invece è proprio su questo che dovremmo riflettere: il tempo che trascorriamo qui non è illimitato: troviamo mai dentro di noi lo spazio per riflettere su come dovremmo impiegare il tempo che ci rimane davanti?
If U only had one year left 2 live/ what good is the time U spend if U got no love 2 give?/ Let’s all get up off the front/ and find a cause 2 back/ then we could teach the babies/ replications of the act
Se insistiamo a non scegliere la retta via, quale esempio saremo in grado di mostrare ai bambini, cosa mai insegneremo loro, se non cambiamo il nostro modo di fare? Saranno condannati a ripetere i nostri stessi errori.
(appuntamento: al prossimo sermone)
(nel frattempo: peace and love!)
Fonti: princevault.com; YouTube
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